Fare scelte nella “presenza”
Caro Iscritto,
con questa e-mail volevo darti il bentornato dalle vacanze estive. A prescindere da come hai trascorso il periodo di riposo estivo, sicuramente settembre è il mese degli inizi.
Chi inizia la scuola, chi il proprio sport, chi il lavoro… Qualsiasi cosa tu stia per iniziare credo che il modo migliore per farlo sia sicuramente nella presenza e nella consapevolezza e, il più possibile, libero da condizionamenti limitanti.
Voglio iniziare anche io questo nuovo anno lavorativo e scolastico in modo diverso, cioè donandoti una pillola di conoscenza che sono sicura potrà esserti utile. Lo faccio con presenza e consapevolezza.
“Noi siamo dominati da tutto ciò in cui il nostro “io” si identifica.
Possiamo dominare, dirigere ed utilizzare ciò da cui ci disidentifichiamo”
Roberto Assagioli
Questa semplice frase di Roberto Assagioli, il padre della Psicosintesi, sprona alla liberazione dell’animo umano da tutto ciò che lo limita e lo condiziona inconsapevolmente. Lui dà un nome specifico a questo processo, chiamandolo “identificazione”, ossia la nostra innata capacità di possedere una determinata identità. Un susseguirsi di immedesimazioni in vari ruoli, emozioni e convinzioni che si manifesta per tutta la nostra esistenza. Solitamente tanto più un’idea è persistente e vincolante nei nostri pensieri, tanto più l’identificazione è profonda.
La stessa cosa vale per le nostre emozioni. Quando uno stato emotivo è persistente e intenso vuol dire che siamo aggrappati con tutte le nostre forze a un’identificazione che la gabbia intrapsichica è molto resistente. Questo significa che una parte della nostra psiche necessita di vivere alcune esperienze della vita attraverso quello stato emotivo, o quel ruolo sociale, o quella forma mentis.
C’è una bella notizia in tutto questo: se senti dentro di te un certo fastidio rispetto a condizioni che limitano la tua felicità e la tua realizzazione, vuol dire che sei pronto per cambiare!
Tutto ciò, se da una parte è necessario per dare significato all’esistenza e per fare esperienza nella vita, dall’altra è fortemente limitante per poter vivere una vita piena e appagante. Pensa: cosa succederebbe se fossi completamente identificato nella convinzione che “non avrai mai successo nella vita”, oppure che “non troverai mai l’amore”?
Il nostro compito nel lavoro interiore non è essere perfetti, ma essere integri e completi di ogni risorsa disponibile, sia in luce che in ombra.
Per essere consapevoli di sé, il primo passo è osservare senza giudicare. Questa piccolissima ma potente azione è l’inizio del processo di disidentificazione, ossia lo sviluppo della capacità di mettere una distanza tra noi e i vari comportamenti, stati emotivi, forme pensiero o ruoli. Tutti questi contenuti, seppur importanti, sono aspetti parziali della psiche e dunque limitati e limitanti nella loro funzione specifica.
Ed è qui che noi possiamo riprendere un po’ del nostro potere personale. Se riusciamo a mettere questa distanza, diveniamo realmente consapevoli e possiamo dirigere e gestire i nostri ruoli, le nostre identificazioni e non esserne dominati.
La Psicosintesi fornisce uno strumento fondamentale per cominciare questo cammino di autoconsapevolezza e autodeterminazione: l’esercizio della disidentificazione.
Gli effetti della disidentificazione sono:
- stato di quiete e centratura;
- contatto con la propria forza interiore;
- lucida consapevolezza dei ruoli e degli stati dell’essere che più ci dominano;
- maggior controllo di sé stessi e della propria vita;
- capacità di dirigere e trasformare la propria vita;
- stato di serenità interiore;
- maggiore e progressivo stato di quiete mentale;
- riconoscimento progressivo e persistente della propria vera identità spirituale;
- ripristino delle forze e delle risorse bloccate;
- risoluzione di stati conflittuali interiori;
- maggior creatività nella propria vita quotidiana.
Ti andrebbe di cominciare un cammino verso questi raggiungimenti?
Sto preparando un contenuto di valore studiato apposta per iniziare con leggerezza, ma anche in profondità, proprio questo percorso!
Non perderti la mail della prossima settimana, in cui parleremo della potenza dell’immaginazione.
Un caloroso saluto,
Veronica